SOS ricotta salata: come si conserva?

Dal sapore deciso e ideale da grattugiare: la ricotta salata come si conserva?

Più saporita e solida di quella classica, perfetta per essere grattugiata su un bel piatto di pasta, la ricotta salata è un vero e proprio tocco magico per alcuni piatti (soprattutto siciliani), ma è un grande piacere anche gustarla al naturale.

Se l’hai appena acquistata o ci stai pensando, ti starai sicuramente chiedendo: la ricotta salata come si conserva? Ecco tutto quello che devi sapere su questo prodotto unico.

La ricotta salata, un’eccellenza di origini antiche

La ricotta salata ha origini antiche, si narra addirittura che siano stati i greci a mostrare ai siciliani il metodo per produrla. Questi, infatti, avrebbero elaborato la prima torta a base di formaggio e ricotta, mescolati insieme, poi gli arabi avrebbero proseguito questa tradizione.

Come viene prodotta la ricotta salata?

La tecnica di lavorazione della ricotta salata consiste in un processo particolare, basato sulla salatura del prodotto e sulla sua stagionatura.

Gran parte del procedimento, ovviamente, coincide con quello utilizzato per fare la ricotta tradizionale: il siero di latte di vacca, capra o pecora (a volte viene anche utilizzato il misto capra/pecora), viene riscaldato in una caldaia stagnata detta “quarara”.

Quando la temperatura del siero raggiunge i 40°-50°, in alcuni casi, si aggiunge il sale. Dopo l’affioramento delle ricotte, queste vengono ripulite dalla schiuma con lo “scumaricotta” e poste nelle fiscelle. Le ricotte vengono poi rivoltate e fatte riposare, solo dopo tre giorni si passa alla fase di salatura, effettuata con 40-50 grammi di sale grosso per ogni forma. Successivamente, le forme di ricotta salata vengono lasciate a stagionare per un periodo non inferiore ai due mesi.

In stagionatura, la forma di ricotta perde fino al 50% della quantità di acqua residua, questo la indurisce e la rende anche meno calorica rispetto ad altri formaggi.

Ricotta salata: come si conserva per preservarne la bontà?

Conservare la ricotta in frigo, nel ripiano più basso. Una volta aperta è bene avvolgerla con la carta forno. 

Prima di servirla in tavola, è buona abitudine scartarla e lasciarla a temperatura ambiente per pochi minuti in modo da fargli sprigionare tutte le sue proprietà aromatiche.
Tolto il sottovuoto il formaggio tenderà ad asciugarsi, quindi, è consigliabile consumarlo entro 3/4 mesi.

La ricotta salata: utilizzi in cucina

 ricotta salata come si conserva

Abbiamo visto come viene prodotta la ricotta salata, come si conserva e, quindi, ora è arrivato il momento di capire come utilizzarla in cucina.

Questo latticino viene usato soprattutto per condire i piatti della tradizione delle regioni del Sud, soprattutto della Sicilia, come la pasta alla Norma, un vero e proprio cult della cucina sicula, preparato con melanzane fritte e pomodori.

La ricotta salata poi è molto versatile ed esalta il sapore di cannelloni, pasta al forno, verdure e così via. Inoltre, è ottima anche gustata al naturale, puoi usarla ad esempio, per comporre un tagliere di formaggi e salumi che stupirà senza dubbio gli ospiti!

Dove acquistare la ricotta salata siciliana?

Questo latticino è uno dei più tipici dell’isola, uno di quegli ingredienti che svelano i sapori del territorio e identificano una terra e la sua cultura.

Se desideri assaporare la ricotta salata, prodotta nei caseifici siciliani, puoi trovarla sullo shop online di Bottega Sicana, in ogni parte d’Italia può essere gustata come una delle migliori specialità alimentari siciliane.

Ora che sai come si usa la ricotta salata e come si conserva, acquistala insieme ad altri prodotti tipici siciliani disponibili nel nostro catalogo e inizia subito a cimentarti con nuove ricette.  


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